google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 TUTTOPROF. google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Pensione, sempre più lontana

Dalla manovra economica uscita dal cilindro del Governo emergono giorno dopo giorno novità sempre più inquietanti. Per quanto riguarda il raggiungimento della pensione sta diventando un vero e proprio percorso ad ostacoli. Oltre all'aggiornamento triennale dei coefficienti per il calcolo delle pensioni (il primo adeguamento è scattato proprio quest'anno) arriverà anche l'aumento automatico dell'età di pensionamento, introdotto con il Dl 78 del 2009. Dal 2105, ogni cinque anni i requisiti anagrafici per il pensionamento verranno aggiornati sulla base degli incrementi della speranza di vita nel quinquennio precedente. La pensione ritarderà per tutti, ma per i dipendenti pubblici l'attesa sarà ancor più amara. Per loro, infatti, il decreto legge introduce anche la rateizzazione della liquidazione (indennità di buonuscita, indennità premio di servizio, trattamento di fine rapporto e ogni altra indennità equipollente). E come se non bastasse, i dipendenti pubblici avranno in futuro liquidazioni più leggere visto che un'altra norma modifica i criteri di calcolo dell'indennità (per il personale in servizio alla data del 31 gennaio 2000) parificandoli a quelli previsti nel settore privato.

Materiale didattico sull'inflazione e l'euro

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Insegnare l’economia alle prime classi delle scuole secondarie? Questo pacchetto sulla stabilità dei prezzi può essere di aiuto. Contiene un cartone animato della durata di 8 minuti, un opuscolo informativo per gli studenti che spiega la stabilità dei prezzi in parole semplici e una guida più dettagliata per l’insegnante. Il materiale è stato predisposto dalla BCE in collaborazione con le banche centrali nazionali dei paesi dell’area dell’euro.

Guida didattica per l’insegnante

Opuscolo informativo per gli studenti

Vai al sito della BCE

Materiale didattico-informativo sulla BCE e l'eurosistema

La serie FATTI comprende diapositive e documentazione di riferimento a cui docenti e relatori possono attingere per predisporre una presentazione. Questo materiale, che offre una visione d’insieme dell’attività di banca centrale svolta nell’Unione europea, è destinato a un pubblico che possiede già una conoscenza di base dell’argomento.

Guarda il materiale

I diritti del malato oncologico sul posto di lavoro


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Tra i risultati conseguiti dalla sinergia tra le autorità politiche e le associazioni del volontariato oncologico, di forte portata innovativa è la disciplina sul part-time introdotta dal D.L.gs n. 276 del 2003, art. 46, che, modificando l’articolo 12 bis del D.Lgs. n. 61 del 2000, ha stabilito per i malati di cancro il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e viceversa, garantendo a quanti desiderano continuare a lavorare anche durante il trattamento terapeutico, la conservazione di un valido inserimento sociale e lavorativo mediante la riduzione dell’orario di lavoro, fin quando lo riterranno necessario per le loro condizioni di salute ed esigenze di cura. Il diritto è stato poi esteso ai lavoratori del settore pubblico dalla Legge 247/2007, art. 1, comma 44. Ai familiari dei malati spetta una preferenza nella conversione a part-time, compatibilmente con le posizioni disponibili.

Il concreto interesse del Governo, e del Ministero della funzione pubblica in particolare, a favorire il recupero ed il reinserimento dei lavoratori colpiti da malattie gravi, si è manifestato anche nella modulazione dell’azione volta al controllo delle assenze per malattia ed alla repressione dei possibili abusi: con la Circolare n. 1 del 2009, dedicata ai malati oncologici, sono state date indicazioni in merito agli accertamenti fiscali ed all’utilizzo di modalità flessibili di lavoro, indicazioni richiamate anche dalla Circolare 7 del 2009 e riportate nel DM 18 dicembre 2009, n. 206 quando all’articolo 2 prevede i casi di esclusione dall’obbligo di reperibilità.

Una ulteriore tutela del lavoratore malato e dei suoi familiari si è realizzata su proposta della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia recepita dal legislatore con il D.L. 4/2006 il cui all’art. 6 comma 3 bis (comma aggiunto dalla legge di conversione L. n.80 del 2006) ha velocizzato l'accertamento dello stato di invalidità e di handicap per i malati oncologici, riducendo a 15 giorni dalla data di presentazione della domanda il tempo entro il quale la Commissione medica della ASL deve fissare la data della visita ed imponendo alle Commissioni di emettere nei successivi 15 giorni il verbale di accertamento, avente efficacia immediata per il godimento dei benefici connessi allo stato di invalidità e di handicap.

Per rimediare, infine, alla grave disparità territoriale di accesso ai trattamenti assistenziali INPS, causata dalle difformità di procedura nelle diverse Regioni e dalla molteplicità di enti coinvolti nel processo di accertamento, verifica e erogazione dei benefici connessi all’invalidità civile ed all’handicap, dal primo gennaio 2010 è stata resa operativa una nuova procedura unificata per l'accertamento dell’invalidità civile, dell’handicap e della disabilità (art. 20 del D.L. 78 del 1 luglio 2009, convertito con legge 102 del 3 agosto 2009 – cfr. Circolare INPS n. 131 del 28 dicembre 2009). Le domande da parte dei cittadini per l'accertamento vengono presentate in tempo reale per via telematica, tramite i medici di famiglia ed altri soggetti qualificati ed autorizzati, direttamente all'INPS con conseguente abbreviazione della procedura e parità di trattamento su tutto il territorio nazionale. L’INPS è stato così messo in grado di garantire normalmente l'erogazione dei benefici spettanti al cittadino entro quattro mesi dalla domanda.

Questi importanti traguardi legislativi ottenuti dalla concertazione tra gli organi di Governo e Legislativi e le associazioni di volontariato portavoce dei cittadini pongono l’Italia all’avanguardia a livello europeo nella tutela sociale dei malati di cancro.
La partecipazione alla Giornata nazionale del malato oncologico e l'ampliamento del pubblico dibattito su questi temi ed ogni altro connesso consentiranno di migliorare ancora in questo primato.

fonte. Governo.it
 




Sondaggio sui corsi di preparazione all'uso della LIM


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Eldomegastore.it

5 MILIONI DI EURO PER PROGETTI UNIVERSITA’- IMPRESE

Presentato il bando 2010 per il co-finanziamento di progetti congiunti universita’-impresa per la collaborazione all’estero nei settori della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico.

Roma, 21 maggio 2010, sempre più dalla parte dell'Università e della ricerca scientifica. Il Ministero dello Sviluppo Economico sosterrà quest’anno - con uno stanziamento pubblico di 2,5 milioni di euro - i progetti del mondo accademico dedicati all'internazionalizzazione. Uno stanziamento consistente, vista la crisi economica in atto, che può arrivare fino a 5 milioni di euro totali per il 2010, attraverso il cofinanziamento da una parte dell'Istituto Commercio Estero e dell'altra grazie ai progetti proposti dalle Università con la partecipazione di almeno un’impresa italiana. L’obiettivo è favorire l’integrazione fra il sistema universitario e il mondo delle imprese, incentivando i rapporti delle Università con i sistemi produttivi locali e i distretti industriali, con gli Enti territoriali ed i parchi tecnologici italiani e stranieri in un’ottica di sistema sempre più integrato tra pubblico e privato.

Il nuovo bando di finanziamento è stato presentato stamattina dal Vice Ministro dello Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso, dal Vice Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Raimondo Pasquino e dal Direttore Generale dell’ICE, Massimo Mamberti. Come ha sottolineato Urso: “l’accordo con Crui si colloca nel quadro delle strategie di partenariato del Ministero che coinvolgono i vari soggetti partecipanti al processo di internazionalizzazione delle imprese italiane, e nell’edizione operativa di quest’anno si presenta maggiormente orientato a valorizzare, d’accordo con i soggetti partner ICE e Conferenza dei Rettori, i possibili risultati e le ricadute sulla dimensione internazionale”.

Il bando 2010 mira a favorire la competitività internazionale delle PMI italiane avvicinando la ricerca al sistema produttivo nazionale attraverso progetti congiunti Università ed imprese rivolti ai mercati esteri. Per ottenere il finanziamento i progetti devono puntare allo sviluppo della collaborazione all’estero nel campo della ricerca applicata, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, anche in relazione ad obiettivi consistenti in brevetti o spin-off.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha finanziato in passato 54 progetti presentati da Università distribuite su tutto il territorio nazionale, a fronte di oltre 250 istanze presentate. “Dato l’elevato interesse destato dallo strumento presso gli Atenei italiani, anche quest’anno abbiamo cercato di soddisfare le richieste della partnership università-imprese - ha concluso il vice Ministro Urso - nella convinzione che le Università si facciano parti attive, consapevoli delle loro responsabilità per lo sviluppo del sistema produttivo italiano”.

fonte: Ministero dello Sviluppo Economico

QUANTE SONO LE PERSONE CON DISABILITA' IN ITALIA?


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Approfondita indagine nel sito "Disabilitàincifre", facente parte del progetto "Sistema di Informazione Statistica sulla Disabilità" promosso dal Ministero della Solidarietà Sociale e realizzato dall'ISTAT, sulla disabilità in Italia.
In base alle stime ottenute dall’indagine sulla Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari del 2004-2005, emerge che in Italia le persone con disabilità sono 2milioni 600mila, pari al 4,8% circa della popolazione di 6 anni e più che vive in famiglia. Considerando anche le 190.134 persone residenti nei presidi socio-sanitari si giunge ad una stima complessiva di poco meno di 2 milioni 800mila persone con disabilità.

l'indagine è articolata come segue:

STIMA DEL NUMERO DELLE PERSONE CON DISABILITA'

- Persone con disabilità per sesso ed età in famiglia

- Persone con disabilità in istituto

- Persone con disabilità per regione

- Persone con disabilità per regione e classe di età


TIPOLOGIE DI DISABILITA'

- Persone con disabilità per tipo di disabilità, sesso ed età

- Persone con disabilità per tipo di disabilità e regione

- Persone con disabilità per tipo di disabilità, età e regione

Vai al sito Disabilitàincifre

Disabilità: Istituzioni nonprofit

Le istituzioni nonprofit in Italia hanno un ruolo rilevante nell'ambito dei servizi di welfare.
Nel sito "Disabilitàincifre", facente parte del progetto "Sistema di Informazione Statistica sulla Disabilità" promosso dal Ministero della Solidarietà Sociale e realizzato dall'ISTAT puoi trovare notizie riguardanti le Istituzioni nonprofit che focalizzano l'attenzione solo sulle organizzazioni che rivolgono i propri servizi o interventi esclusivamente alle persone con disabilità e ai loro familiari. Puoi trovare:

- ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

- COOPERATIVE SOCIALI:

1. Quadro generale
2. Cooperative di Tipo A
3.Cooperative di Tipo B

Vai al sito Disabilitàincifre

Disabilità: Istruzione ed integrazione scolastica

L’integrazione sociale delle persone con disabilità, obiettivo riconosciuto e perseguito dalle politiche nazionali ed Europee, trova un suo passaggio fondamentale nell’accesso all’istruzione. L’Italia ha pienamente riconosciuto l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nella “scuola normale” già dagli anni '70, assumendosi un ruolo leader, anche in ambito europeo, nelle politiche di istruzione e formazione.
Nel sito "Disabilitàincifre",  facente parte del progetto "Sistema di Informazione Statistica sulla Disabilità" promosso dal Ministero della Solidarietà Sociale e realizzato dall'ISTAT puoi trovare notizie su:

- LIVELLI DI ISTRUZIONE

- ALUNNI

- SCUOLE STATALI

 - DOCENTI E POSTI DI SOSTEGNO

 - UNIVERSITÀ STATALE


Guida ai Titoli di 2° livello, Lauree Specialistiche e Diplomi Accademici

La Guida 2008 all’Istruzione Superiore e alle Professioni, dedicata alle lauree specialistiche e ai diplomi accademici di secondo livello, si rivolge in primo luogo ai giovani che hanno conseguito la laurea o il diploma accademico di primo livello, interessati a proseguire i loro studi a livelli superiori o più specializzati.
La Guida è altresì pensata per tutti coloro che, anche se meno giovani o già inseriti nel mondo del lavoro, intendono approfondire la loro formazione ed ampliare le loro competenze attraverso nuovi percorsi di studio all’università o negli altri ambiti dell’istruzione superiore.
Non solo a livello nazionale ed europeo ma addirittura a livello globale, infatti, le ricerche relative agli sviluppi socio-culturali degli ultimi anni hanno evidenziato una crescente domanda di formazione terziaria proveniente, oltre che dai giovani, da soggetti appartenenti a categorie meno tradizionali (adulti, studenti di lungo corso, studenti-lavoratori, lavoratori-studenti); tale cambiamento qualitativo ha imposto al nostro sistema universitario la necessità di una radicale trasformazione, nell’ottica di una maggiore flessibilità dell’offerta formativa, anche in una moderna prospettiva di formazione continua (lifelong learning).
Questa Guida vuole quindi offrire una concreta e chiara risposta al bisogno di orientamento di tutti i potenziali studenti all’interno delle famiglie, del mondo produttivo e della società in generale, permettendo un facile approccio alle diverse opportunità poste in essere in riferimento alle aspettative maturate nei confronti del mondo accademico e professionale. La Guida fotografa il nostro sistema d’istruzione superiore secondo l’architettura dettata dal Decreto Ministeriale 509/99, concernente l’autonomia didattica degli Atenei, e dal Decreto Ministeriale attuativo con il quale sono state definite le classi di laurea specialistica.

La prima parte del volume offre comunque un esauriente quadro d’insieme del sistema universitario italiano e alcune informazioni utili (i titoli accademici, le attuali classi dei corsi di studio, i crediti formativi universitari); seguono i capitoli dedicati ai corsi di studio, suddivisi in aree scientifico- discipinari.Vengono fornite schede di facile lettura sulla durata dei corsi e dei crediti, sulle sedi universitarie nelle quali sono attivati, sugli sbocchi professionali. Chiude questa prima sezione un ulteriore capitolo contenente l’elenco delle Università italiane e altre informazioni utili (scuole superiori a ordinamento speciale, università telematiche, valore dei titoli italiani in Europa).

La seconda parte è dedicata al settore dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Accademie e Conservatori). Essa descrive i corsi di studio che conducono ai Diplomi accademici di secondo livello suddivisi in aree disciplinari e con particolare attenzione alle nuove opportunità occupazionali offerte da questo settore. Chiude questa seconda sezione l’elenco delle istituzioni italiane di alta formazione artistica e musicale.

A conclusione, la terza parte fornisce alcune informazioni pratiche sugli interventi per il diritto allo studio e i servizi per gli studenti.